In natura ogni giorno alcuni animali infrangono una legge: la legge del più forte.E se la chiave per sopravvivere in un ambiente ostile non fosse l’aggressività…ma la cooperazione? Di seguito abbiamo raccolto una lista di 5 “alleanze" esistenti in natura, dalle quali anche l’uomo ha molto da imparare.

1- Zebre e struzzi

A meno che tu non faccia esercizi cardio ogni giorno, sopravvivere fra ghepardi e leoni non è sempre facile. Per concedersi un po’ di riposo, Zebre e Struzzi tendono a unirsi per aiutarsi a vicenda nei loro turni di guardia. Lo struzzo isolato è una preda facile, ma essendo un ottimo guardiano è il benvenuto dai gruppi di zebre, che sono ben felici di darsi il cambio con lui di tanto in tanto per farlo riposare.

2 - Squali e remore

Nell'oceano, le remore sono i piccoli pesci che seguono lo squalo per mangiare tutti i parassiti che vivono sul suo corpo e che potrebbero infiltrarsi nelle sue branchie. Grazie alle remore, lo squalo respira meglio e grazie al feroce predatore le remore ottengono cibo gratis e protezione.

3 - Anemoni e pesci pagliacci

Innanzitutto, sappi che gli anemoni sono per metà piante e per metà animali: sono quindi i benvenuti in questa lista. Sebbene sembrino innocui, producono veleno mortale per i pesci. Fatta eccezione per… I pesci pagliacci che hanno un muco speciale che li protegge dal veleno. Possono quindi stabilirsi tranquillamente tra i rami dell'anemone e difenderlo da altri pesci potenzialmente interessati a “condividere l’affitto”.

4 - Wombat e... Tutti gli altri

Forse non avrai mai sentito parlare di questo animale, eppure è il più amato nel mondo degli animali. Il motivo? I wombat sono dei professionisti nella costruzione di tane: scavano labirinti molto profondi e isolati dall'esterno. Durante i devastanti incendi in Australia, questi marsupiali hanno salvato migliaia di specie, come wallaby e koala.

5 - Formiche e afidi

Anche il mondo degli insetti è governato da grandiosi accordi: quando una formica incontra un afide le picchietta l'addome e l'afide rilascia un liquido dolce di cui la formica si nutre. Terminato il servizio, gli afidi ricevono una mancia: una volta sazi le formiche li proteggono dall'attacco delle coccinelle.