La mindfulness è la strada da intraprendere per vivere bene.Ogni giorno le nostre regole, i nostri atteggiamenti e i nostri pregiudizi ci portano a cercare dei punti fermi in un mondo dove tutto cambia continuamente. Nella vita ci vengono insegnati degli assoluti, ma poi ci accorgiamo che dobbiamo imparare a guardare oltre le differenze. Quando pensiamo di sapere qualcosa, smettiamo di prestarvi attenzione, ma cosa otteniamo dalla certezza? I nostri giudizi negativi sugli altri dilagano, portando a inutili conflitti e a una grande dose di stress. Un consiglio di vita estremamente utile è offerto da Ellen Langer, psicologa e professoressa di Psicologia all’Università di Harvard: se dovessi insegnare una cosa al mondo, sarebbe quella di capire che un determinato comportamento ha senso dal punto di vista dell’attore, altrimenti non lo farebbe. Con questo approccio, vedremmo gli altri come fiduciosi e non creduloni, spontanei e non impulsivi, flessibili e non incoerenti. Per ogni giudizio negativo che diamo, c’è un’alternativa positiva altrettanto potente.L’alternativa positiva di cui si parla, si può trovare attraverso la pratica della mindfulness. Ma di cosa si tratta veramente? Scopriamolo insieme!

Mindfulness, un vocabolo ricco di significati

La mindfulness è un termine polisemico, poiché al suo interno racchiude molti concetti.A livello letterale, potremmo tradurlo con “consapevolezza”, mentre a livello tecnico definisce la qualità dell’attenzione, che si esprime tutte le volte che rimaniamo concentrati in modo sostenuto sul momento presente e siamo liberi da aspetti valutativi e giudicativi dell’esperienza. Per fare degli esempi pratici, siamo in uno stato di "mindfulness" quando riusciamo a stare con quello che c’è, quando accettiamo le nostre sensazioni, emozioni e pensieri senza sentirci in colpa. Molto spesso, infatti, tendiamo ad auto-giudicarci e a disperarci per ciò che ci accade, un atteggiamento che provoca pensieri negativi e una sensazione di malessere. Praticare la mindfulness ci insegna a guardare e accettare la realtà, osservando in maniera distaccata i pensieri negativi e vedendoli per ciò che realmente sono: prodotti della nostra mente che devono essere compresi e controllati, per evitare che influenzino sfavorevolmente la nostra vita.

Combattiamo lo stress cronico con la consapevolezza

Ogni giorno, quando viviamo degli eventi che influiscono sul nostro benessere emotivo, possiamo affidarci alla mindfulness. L’uso di questa pratica può aiutarci a ridurre lo stress cronico e a controllare le emozioni negative in ambito lavorativo, scolastico o accademico, in tutte quelle situazioni in cui avvertiamo la necessità di fronteggiare circostanze spiacevoli o che ci fanno sentire a disagio. È vero che il lato negativo della vita non possiamo evitarlo, però possiamo guardarlo da una prospettiva privilegiata: quella della consapevolezza. Entrare in relazione diretta con la sofferenza, imparare a rivolgerle piena attenzione potrebbe farci scoprire un lato diverso di noi e della situazione stessa. Si tratta di un lavoro "controcorrente", perché la tendenza istintiva che abbiamo è fare esattamente l’opposto.  Ma se lo sperimentiamo, allora possiamo scoprire che questa mossa, apparentemente incomprensibile, si traduce in possibilità sorprendente di essere meno oppressi e di trovarci nella condizione migliore per individuare, quando ci sono, le vie e i modi più efficaci per gestire o risolvere le cause di sofferenza.

Tecniche di meditazione mindfulness  

La mindfulness può essere “allenata” attraverso la meditazione, un momento da riservare a noi stessi per analizzarci in profondità, riuscendo a mettere in secondo piano i  sentimenti negativi. Le tecniche di meditazione utilizzate solitamente vengono praticate in posizione seduta, a terra su cuscini o tappeti. Tenendo gli occhi chiusi, dobbiamo concentrarci unicamente sulla respirazione e sui movimenti effettuati dall’addome durante le inspirazioni ed espirazioni. Così iniziamo a prendere consapevolezza del nostro respiro e, man mano che facciamo pratica, possiamo estenderla a noi stessi e alle nostre emozioni. Questa pratica, di tradizione buddhista e zen, può essere considerata un vero e proprio stile di vita.

Mindfulness e salute, alla scoperta di un binomio vincente

“Allenarci” alla consapevolezza, potrebbe aiutarci a intercettare anche i sottili cambiamenti nella nostra salute. Cosa potrebbe accadere se, invece che notare i difetti, ci rendessimo conto dei miglioramenti, anche più piccoli?Questa domanda se l’è posta la neuroscienziata Gaëlle Desborde, che ha potuto provare sulla sua pelle i benefici ottenuti dalla meditazione, che praticava quando si è laureata in neuroscienze computazionali all’Università di Boston, per cercare una tregua dalla frustrazione della vita accademica. Tale considerazione l’ha spinta a studiare l’argomento da vicino, nella speranza di individuare una terapia capace di aiutare gli altri. E così ha fatto: utilizzando la risonanza magnetica funzionale, ha notato dei cambiamenti nell’attività cerebrale dei soggetti che hanno imparato a meditare. Non solo: tali modifiche rimangono costanti anche quando non stanno meditando. L’attenzione alla variabilità dei sintomi si sta dimostrando una chiave per la salute ed è stata avviata una sperimentazione ad hoc per curare le malattie croniche. Una scoperta che potrebbe migliorare la nostra vita e quella di milioni di persone.

Fonti:

https://news.harvard.edu/gazette/story/2019/07/focal-point-harvard-professor-ellen-langer-wants-everyone-to-question-their-assumptions/

https://mindfulnessitalia.it/mindfulness/cosa-e