Lenisce le nostre ansie, favorisce la concentrazione, stimola, cura, amplifica le emozioni: ormai è assodato, la musica influisce sul nostro benessere quotidiano e può avere effetti terapeutici su corpo e mente.Ti è mai capitato di ascoltare della musica per tirarti su di morale? O di sentire una canzone in radio e provare piacevoli sensazioni legate a un bel ricordo? Oppure di essere sotto stress e usare la musica per rilassarti e tornare in equilibrio? Ma anche di essere triste o arrabbiato e di accompagnare il tuo stato d’animo con canzoni dal mood melodico o punk-rock per poter tirare fuori tutto quello che hai dentro.Ergo: hai usato la musica per piangere o per urlare in giro per casa (o in auto).
Tutto questo non capita a caso, è ormai ampiamente provato che la musica è un canale espressivo privilegiato, che ci permette di far emergere la gioia, la sofferenza e tutta la vasta gamma di emozioni che abbiamo. È il più potente mezzo per entrare in contatto con noi stessi, con i nostri vissuti inconsci e più profondi.Ognuno di noi, fin da quando era piccolo, ha potuto sperimentare gli effetti benefici della musica, basti solo pensare alla ninna nanna che era in grado addirittura di addormentarci. Delle proprietà terapeutiche della musica ne avevano consapevolezza già le culture primitive, tribali e sciamaniche che la consideravano come una scienza sacra, parte integrante di riti e rituali. In America la musicoterapia ha debuttato ufficialmente all'inizio del 20° secolo, durante la prima guerra mondiale, per soccorrere i soldati feriti. In Quebec, è grazie a Thérèse Pageau, una delle pioniere canadesi, che pazienti affetti da disturbi psichiatrici hanno potuto essere curati con la musica.La musica è in grado, dunque, di lenire il dolore fisico, migliorare l’umore, evocare sentimenti, ma anche semplicemente regolare il nostro battito cardiaco. Ascoltare la nostra canzone preferita permette al nostro cervello di rilasciare grandi quantità di dopamina, ad esempio.
Ma la musica è tutta uguale? Ovviamente no, ogni suono e armonia fluiscono in un’energia differente e producono effetti diversi, vediamo quali.
La musica classica ha un comprovato effetto rilassante. I suoi ritmi e le sue tipiche tonalità contribuiscono a ridurre la pressione arteriosa, il ritmo respiratorio e l'ormone dello stress.
La musica Jazz è uno dei generi più connessi alla creatività e alla libido. Se sei in cerca di ispirazione, il jazz può essere la tua musa.Un recente studio svolto dalla Humboldt State University ha dimostrato come gli effetti benefici della musica metal si basterebbero sull’aumento dell’autostima e sulla liberazione dai sensi di colpa.
Rap e trap funzionano bene invece come anti-depressivi: grazie al ritmo fisso, schematico e regolare vengono percepiti dalla mente come contrari a tutti i disturbi di tipo psicologico e tendono a migliorarli. Un po’ alla stregua delle musiche tribali.
Ma oltre ai generi, il cui beneficio può essere intuitivo, altra scoperta interessante sono le frequenze, ovvero vibrazioni con le quali l’essere umano entra in risonanza e che hanno una forte potenza guaritrice. Due in particolare risultano essere le più efficaci: 432Hz e 528Hz.Ascoltare musica a 432Hz risuona nel nostro corpo, libera blocchi emotivi e espande la nostra coscienza connettendoci al ritmo della Terra.Secondo il Dr. Leonard Horowitz, insegnante all’Università di Harvard e noto specialista nel campo delle medicine alternative, 528Hz è invece la frequenza che regala un aumento della quantità di energia vitale, chiarezza della mente, consapevolezza, creatività e stati estatici come profonda pace interiore, danza e celebrazione. Conviene quindi ricordarsi di inserire sempre, ogni giorno, la musica nella nostra quotidianità. Non ti senti bene? Accendi la radio o indossa un paio di cuffie.Adesso non devi fare altro che creare playlist varie e variegate che ti aiutino ad armonizzare i giorni più stonati… e a esaltare quelli più belli e intonati.