Psicologia positiva: mettiamo il focus su ciò che funziona

Vedere il bicchiere mezzo pieno rimane ancora un’ottima strategia per vivere e stare bene. E, anche se per molto tempo è stata considerata un’affermazione troppo semplicistica, oggi focalizzarsi sulle componenti positive della realtà è tornato in auge, anche in psicologia.Tradizionalmente in ambito psicologico ci siamo concentrati su ricordi difficili, momenti bui del passato e difficoltà di vario genere. Tutto ciò rimane ancora valido al fine di superare alcuni disagi, ma, negli ultimi anni, si sono aperte le porte anche ad approcci diversi, talvolta addirittura opposti.Quante volte durante la giornata ti capita di pensare a ciò che va male piuttosto che a ciò che va bene? Siamo abituati ad affaccendarci a risolvere problemi, e se invece la soluzione fosse concentrarci a implementare tutto quello che funziona?

Coltivare le proprie potenzialità

Questo non significa ignorare le complicazioni, piuttosto gli esperti di psicologia positiva suggeriscono di focalizzarci su tutte quelle risorse mentali positive che, una volta emerse, consentono di esprimere il nostro potenziale e di conseguenza risolvere ciò che non va con più facilità.Mettere il focus su ciò che c’è di positivo ha senso soprattutto in riferimento a noi stessi: skills, attitudini e talenti, e non soltanto in relazione a ciò che ci accade. Sia chiaro, ottimisti non si nasce, ma lo si può diventare traendo il massimo vantaggio dalle lezioni dell’esperienza, dalle nostre capacità e dalle opportunità dell’ambiente.

Ottimismo: imparare a lasciar andare

In altre parole, la psicologia positiva ci fornisce strumenti, risorse psicologiche e comportamenti a cui ricorrere per condurre una vita più appagante e meno stressante.Cosa serve, dunque, per essere ottimisti e cambiare state of mind?

Re-inquadramento positivo

C'è sempre un altro modo di vedere gli eventi, si chiama re-inquadramento positivo: hai perso un amore? Puoi leggere questo evento come un’opportunità per iniziare a prenderti cura di te stesso/a o per girare l’India da solo/a e fare nuove esperienze e amici. Hai preso un brutto voto in matematica? Oltre a studiare per passare l’esame, puoi dedicarti a implementare le tue capacità nelle materie dove sei più forte.All'inizio serve impegnarsi per trovare il lato positivo delle cose, poi diventa automatico. Farlo cambia in meglio addirittura il nostro cervello: Richard Davidson, direttore del Laboratory for Affective Neuroscience dell'Università del Wisconsin (Usa), ha dimostrato che scegliere consapevolmente di essere ottimisti modifica i circuiti cerebrali e porta a rispondere meglio alle eventuali esperienze negative. Del resto, come le parole, anche i pensieri hanno delle vibrazioni ed è importante sceglierli con cura.Questo serve anche ai genitori: ascoltare i bambini, comprenderne le emozioni, enfatizzare i loro sforzi a prescindere dai risultati, focalizzarsi sugli eventi belli sono le regole per insegnare loro ad avere la giusta attitude verso la vita.

Accettazione

L’ottimismo non può prescindere dall’accettazione di ciò che è. Per poter guardare altri punti di vista, è necessario innanzitutto guardare dove si è, senza giudizio. In altre parole è necessario non fuggire la realtà per cambiarla.L’ottimista è un realista: sa riconoscere ciò che è negativo, quando c’è, ma non ci si focalizza. Essere ottimisti non è sempre facile, ma può (e deve?) diventare una sana abitudine che allunga la vita. Parola di scienza.