L’ultima lezione della Tenderly Academy, tenuta dal piccolo economo Ricky, verte su una tematica su cui negli ultimi anni hanno dibattuto filosofi, matematici e informatici: la condivisione.Con un esempio pratico ed efficace, dimostra agli adulti presenti in classe come la condivisione possa essere considerata una strada per il raggiungimento della felicità di gruppo, e quindi del singolo.Ricky è felice nonostante sia rimasto senza cioccolatini, perché distribuendoli tutti ha ricevuto in cambio gratitudine e sorrisi: una ricompensa ancora più dolce di un cioccolatino al latte.

La condivisione ci fa crescere

L’umanità è progredita grazie alla condivisione di idee, di esperienze e di scoperte. Internet ha accelerato il trend e oggi abbiamo a portata di click tutto ciò che ci serve per saziare la nostra sete d’informazione.Un’idea condivisa può essere rielaborata e migliorata, sicuramente ha più valore in rete che confinata nella stanza di chi l’ha partorita. Condividere quindi ci fa crescere, non solo come individui, ma come specie.

Più condividi, più ricevi

Condividere non è un gioco a somma zero. Nel momento in cui si condivide valore con qualcuno, si ottiene in cambio altrettanto valore, che può avere forme totalmente inaspettate e imprevedibili.Lo sa bene chi fa volontariato. Mensilmente condividiamo su queste pagine lo straordinario lavoro che fanno i ragazzi di Save The Children e Make a Wish Italia, due delle no-profit che Tenderly sostiene da ormai qualche anno. Nelle loro testimonianze e nei loro occhi si vede l’arcobaleno di emozioni che nutre ogni giorno il loro desiderio di dedicare il proprio tempo agli altri.

Condividere nel 2021

Che sia la torta appena sfornata da gustarsi insieme ai vicini di pianerottolo piuttosto che un’ora del proprio tempo per aiutare qualcuno, l’importante è cercare di contribuire a diffondere un po’ di felicità tra le persone delle comunità di cui facciamo parte. Vediamo allora alcune forme di condivisione.Volontariato: ormai lo si può fare anche da casa, per esempio aiutando i ragazzi a fare i compiti. Save The Children prevede anche una breve formazione per gli aspiranti educatori, se sei interessato ad approfondire clicca qui Social street: sui social esistono tanti gruppi di quartiere dove le persone si aiutano condividendo oggetti, servizi o la propria esperienza. Può capitare così che un ragazzo insegni a pattinare oppure che qualcuno porti la spesa a casa ad un anziano.

Spazi: si può sfruttare uno spazio inutilizzato condividendolo con altre persone per dare vita a progetti collaborativi come per esempio gli orti condivisi.Contenuti: condividere la propria esperienza su internet, o attraverso la creazione di un blog o sfruttando il proprio profilo social.E voi, in termini di “condivisione”, quali esperienze avete fatto che vi sentite di raccomandare a un conoscente? Per aiutarci ad arricchire questa lista e a ispirare sempre più persone scriveteci sui nostri canali social, facebook o Instagram.