Tutto può cambiare

Ci sono situazioni che sembrano appartenere a un passato lontano ma che ogni giorno dimostrano di essere più attuali che mai.La storia  di Emma è una di queste ed inizia nel 2019 quando lei e la sua famiglia, composta dal marito e dai loro tre figli, vengono sfrattati dalla casa in cui vivono a Milano.Ritrovandosi senza un’abitazione la madre insieme al figlio neonato trova ospitalità in una comunità mamma-bambino, ma questa condizione la costringe a separarsi dagli altri membri della famiglia. I due figli più grandi vengono affidati alla nonna materna che risiede nel paese natale di Emma, ma ciò finisce per gravare  sulla loro educazione facendogli perdere un anno di scuola.

“Benvenuta in Spazio Mamme”

Nonostante a Emma venga assegnato un alloggio temporaneo a Quarto Oggiaro, il peso dei due anni appena trascorsi le grava ancora sulle spalle.Grazie alla cooperativa che l’ha aiutata a trovare la nuova sistemazione, Emma si rivolge a  Spazio Mamme, nei primi mesi del 2021, durante la terza ondata di pandemia, chiedendo assistenza per l’iscrizione del bambino più piccolo al nido. Gli operatori fanno così conoscenza di questa mamma sopraffatta dalla stanchezza e dallo stress di occuparsi da sola dei figli, che come i bambini di tutta Italia sono costretti a stare a casa da scuola, senza poter contare sull’aiuto del marito che lavora e dei parenti che vivono molto lontano. Inoltre nel nuovo quartiere di Quarto Oggiaro, Emma non conosce nessuno a cui rivolgersi.Vengono così prefissati da Spazio Mamme insieme a Emma vari obiettivi finalizzati a ridarle fiducia in se stessa e aiutare il nucleo familiare a uscire dalla crisi.Dalla primavera dello stesso anno Emma inizia infatti a partecipare ogni settimana, insieme al figlio più piccolo, a numerose attività  per migliorare il rapporto mamma-bambino e rafforzare le sue capacità genitoriali. Le viene fornita anche un’assistenza psicologica e un sostegno ​​nello svolgimento di alcune pratiche amministrative, ottenendo così una “dote di cura” che per un periodo le permette di gestire le esigenze del bambino più piccolo in modo autonomo.

Ancora uno sforzo Emma

Emma deve però ancora trovare una casa e un lavoro ed è per questo che viene messa in contatto con i servizi specializzati nell’orientamento professionale e nella ricerca di un’abitazione.Anche se la strada sembra ancora lunga e insidiosa crediamo nella forza di questa madre che continua a impegnarsi per il benessere della propria famiglia senza mai arrendersi o abbandonarsi allo sconforto.*Per proteggere l’identità del nucleo familiare i nomi inseriti in questo articolo sono di pura fantasia, e come le immagini, non corrispondono ai personaggi citati.