Sui banchi di scuola è tempo di educazione ambientale.

Che tu sia uno studente, un docente o un genitore, ogni tua azione ha una conseguenza sul mondo, per questo è importante contribuire, insieme, al rispetto e alla tutela delle risorse che il pianeta ci mette a disposizione.Proprio a scuola, il luogo dove si formano le menti dei bambini, è fondamentale insegnare le buone pratiche per tutelare il pianeta così da formare e rendere consapevoli i cittadini del futuro.

Partiamo dalle basi: la regola delle 5 R

Quando una scuola inserisce la sostenibilità nel suo POF (Piano dell’Offerta Formativa) accadono due cose:

  1. si inizia realmente a coltivare l’interesse per l’ambiente
  2. si crea molto entusiasmo tra i bambini, perché hanno modo di avere a che fare con un apprendimento nuovo e dotato di un forte approccio pratico.

L’abc dell’educazione ambientale è ben sintetizzato dalla “Regola delle 5 R”:

  • Riduzione = con questa parola si intende la concreta riduzione dell’origine dei rifiuti attraverso l’adozione di comportamenti virtuosi. Un esempio potrebbe essere la scelta di prodotti con imballaggi ridotti o riutilizzabili.
  • Riuso = recuperare e riutilizzare prodotti quando questi non sono ancora diventati rifiuti. Questo stile di vita prende forma attraverso piccoli gesti di attenzione quotidiana e può trasformarsi in una vera e propria attività economica che punta a dare una nuova vita a prodotti ancora riutilizzabili.
  • Riciclo = trasformare, attraverso processi industriali, un materiale di scarto in una nuova materia prima di immetterla nuovamente nel ciclo di produzione. Ma attenzione: il riciclo è funzionale solo se il sistema di raccolta differenziata è rigoroso, condiviso e efficiente.
  • Raccolta = differenziazione dei rifiuti. Ogni persona deve prestare attenzione e buttare i rifiuti negli appositi raccoglitori.
  • Recupero = recupero di energia. Buona parte dei materiali di scarto non riutilizzabili possono essere inceneriti e trasformati in energia termica o elettrica.

Questi punti potrebbero essere stampati e appesi in classe come promemoria. Ricordarseli e metterli in pratica darebbe vita a un’economia circolare, che si contrappone con forza alla cultura dell’usa e getta.

A scuola diamo nuova vita ai libri

Metti subito in pratica una delle 5 R, quella del riuso. Scegliere libri di testo di seconda mano oltre a essere un ottimo modo per promuovere l’economia circolare è anche estremamente vantaggioso, dato che risparmi sul prezzo di listino e, una volta utilizzati gli articoli, puoi rimetterli in vendita!

Facciamo quattro conti

Secondo alcune indagini, se decidessimo di ridurre annualmente l’uso dei libri del 10% potremmo risparmiare energia sufficiente per:

  • alimentare 228.000 case
  • recuperare circa 33 miliardi di litri di acqua
  • prevenire emissioni di carbonio equivalenti alla rimozione di 279.000 auto sulla strada.

Non male, no?

Cancelleria, che passione… green!

Spesso per i bambini andare alla ricerca degli articoli di cancelleria è divertente. Rendi questo momento ancora più speciale, individuando quelli eco-sostenibili. Per quaderni, diari e fogli assicurati che la carta provenga da filiera certificata, come FSC o PEFC, mentre per i righelli e le squadre opta per prodotti realizzati con materiali innovativi, come il cartone o le bioplastiche.

Nutriamoci, senza divorare il pianeta

Ammettiamolo: le confezioni monouso sono ormai anacronistiche. I bambini a scuola saranno felici di avere una borraccia e una lunch box con i protagonisti dei propri cartoni animati preferiti disegnati sopra. Scegliere come spuntino frutta, verdura, frutta secca, tramezzini preparati da casa o fette di torta avanzate dalla colazione renderà più salutari le abitudini alimentari dei più piccoli e ridurrà la loro impronta ecologica.Ora che la lezione di educazione ambientale è giunta al termine, sei pronto a fare i  compiti?Fonti:https://www.serendipity-shop.com/blog/post/23-back-to-school-10-comportamenti-per-iniziare-la-scuola-in-modo-sostenibile.htmlhttp://scuolesceltaverde.com/sviluppo-sostenibile-a-scuolahttps://www.donnamoderna.com/ambiente/scuola-ecosostenibile